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Foscarnet

Medicinali

FOSCARNET



Il foscarnet (fosfonoformato trisodico), è un analogo del pirofosfato. In vitro ha dimostrato di essere attivo contro alcuni virus erpetici, l'HBV e l'HIV. Diversamente da quanto accade con gli altri analoghi nucleosidici, questa molecola non subisce processi di fosforilazione a livello cellulare, ma interagisce direttamente con le polimerasi codificate dai virus stessi.

Il foscarnet è stato impiegato, per uso topico, nella terapia delle infezioni mucocutanee da HSV 1 e 2, dimostrandosi efficace anche se talvolta si sono avuti importanti effetti collaterali. Risultati convincenti sono stati ottenuti nel trattamento sistemico parenterale (180-250 mg/kg/die per infusione venosa continua) delle infezioni da CMV in trapiantati renali e midollari e della corioretinite CMV-correlata in pazienti con AIDS.

Tra gli effetti collaterali segnalati durante la sperimentazione e il suo uso quotidiano occorre segnalare le alterazioni delpita renaie, le anemie e i  disturbi dell'equilibrio elettrolitico.

Per quel che concerne altre potenziali indicazioni, non esistono ancora, per lo meno nell'uomo, dimostrazioni sull'efficacia del composto nell'epatite B anche se alcuni studi hanno dati risultati che necessitano di ulteriori approfondimenti.

Alcune recenti segnalazioni, peraltro ancora da confermare, sembrano dimostrarne l'utilità nell'epatite acuta fulminante da virus delta (HDV).

Riguardo all'attività anti-HIV, studi clinici preliminari suggeriscono che il foscarnet, alla dose di 120-180 mg/die per infusione venosa continua, induce un significativo decremento dell'antigenemia p24 ed un miglioramento generale dei parametri immunologici. In ogni caso la reale efficacia del farmaco nella cura dell'HIV deve ancora essere totalmente dimostrata.


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