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Malattia della foresta Kyasanur

Virus

MALATTIA DELLA FORESTA KYASANUR





Agente infettivo:
Il virus della malattia della foresta Kyasanur ( MFK ) appartiene al complesso dei flavivirus che provocano le encefaliti da zecche "louping ill" ed è simile dal punto di vista antigenico a molti altri virus dello stesso complesso.

Occorre notare che questo virus è anche strettamente imparentato con il virus della febbre emorragica di Omsk ( FEO ).



Cenni clinici:
Nella foresta Kyasanur che è situata nei distretti Shimoga e kanara di Karnataka in India la malattia colpisce preferibilmente giovani adulti i quali si espongono al contagio nella foresta durante la stagione secca che và da Novembre a Giugno.

Il serbatoio naturale della malattia è probabilmente costituito da roditori, topi e scimmie e la trasnissione avviene attraverso il morso di zecche infette ( sopratutto quando queste si trovano allo stadio di ninfa ), presumibilmente la Haemaphysalis spinigera.

Si può anche avere la trasmissione diretta da topo muschiato a uomo così come dimostrato dall'alta percentuale di contagi nelle famiglie dei cacciatori di questo roditore. Il periodo di incubazione varia dai 3 agli 8 giorni. La malattia non viene trasmessa da uomo a uomo. Le zecche infette rimangono contagiose per tutta la loro vita.

Occorre notare che nell'uomo una precedente infezione conferisce l'immunità.

L'insorgenza della stessa è brusca, con brividi, cefalea, febbre, dolore acuto agli arti e al basso dorso il tutto accompagnato da un grave stato di prostrazione. Questi sintomi sono spesso associati a congiuntivite, diarrea e vomito, sintomi che sopraggiungono dopo il terzo / quarto giorno.

Solitamente sono anche presenti un eruzione di tipo papulo-vescicolare del palato molle, linfoadenopatia cervicale e soffusione congiuntivale. Non è nraro che si presentino anche uno stato confusionale e sintomi di encefalopatia.

In molti casi la malattia presenta un decorso bifasico con un primo periodo di febbre seguito da un successivo periodo di apiressia di un paio di settimane a cui fanno seguito i sintomi neurologici.

In casi gravi si hanno emorragie senza però il rash cutaneo. Più frequentemente si riscontrano anche sanguinamenti dalle gengive, dal naso, dall'utero, dai polmoni e dal tratto gastro-intestinale.

Il periodo febbrile dura, solitamente, da 5 giorni a 2 settimane.



Diagnosi:
La diagnosi viene posta mediante l'isolamento del virus dal sangue in topini lattanti oppure in colture cellulari oppure tramite test sierologici.


Cura:
La Doxicillina a la Amoxicillina si sono rivelate ottime nella cura della malattia, chi è allergico alla penicillina e non può assumere le tetracicline può optare per il cefuroxime o per l'eritromicina.  

In aree endemiche dell'India è stato sperimentato un vaccino ma i risultati sono stati discordanti così come si sono rivelati discordanti i risultati dei test effettuati sui più comuni vaccini contro le encefaliti da zecca quando usati quali protezioni contro la MFK.



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